Italia di malaffare

Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!

martedì 29 aprile 2014

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 Da oggi siamo reperibili anche qui, per dare respiro e aria nuova ad un blog che,sono sicuro, farà tanta e tanta strada!

sabato 26 aprile 2014

Il bar delle Folies Bergere

Ed un altro giorno passa, anonimo, sottovoce. Un altro giorno sta passando ed io qui ancora fantastico tra le dune desertiche del mio pensiero. Volti su volti si affollano qui davanti, senza imprimere neanche un'insulsa orma sul bagnasciuga della mia vita. Mi sono incantata! Qualcuno mi parla, me ne rendo conto, ma non m'importa. Non mi importa per niente! Tutta questa gente, che si espande e si restringe, come gas tossico tra  il piacere e l'autolesionismo spicciolo, mi disgusta. Ovunque ne senti il brulichio impietoso, lo zampettio orrido.E'una bestia dilagante, sciacalli di pensieri in putrefazione. Ammetto di averne paura, ne potrei essere preda in qualsiasi momento, anche ora, anche se da qui, dietro il balcone, forse mi lascerà in pace.Si nutre di apparenza e superficialità. Ma non è importante, niente ha davvero importanza, e questa gente lo ha capito. Chissà, sarò mica io la bestia in cattività?



I Corvi

Disegnerò un campo di grano, florido, rigoglioso. Giallo come il Sole, quasi abbagliante. Ma è notte, di luce non c'è ombra, e di chiaro solo il campo rimane, tutto il resto è scuro. Questo cielo sarà nero, blu, cobalto, azzurro e viola, ed in lontananza due lune saranno testimoni di questa mia follia. Adesso prende forma un sentiero, piccolo e angusto, con qualche siepe a cingerlo lungo i bordi. Ma è cieco, non porta da nessuna parte e da nessuna parte proviene. Si inarca su se stesso, si ricongiungerà fuori dal mio sguardo, nell'immaginazione di chi lo guarderà. E' circolare, inutile e deprimente. Ma qualcosa manca, della mia anima qualcosa non ho dipinto, della mia testa sento di non aver fotografato tutto. Illuminazione! I corvi! Spigolosi, affamati ed emaciati corvi neri. Uno stormo informe di uccellacci scuri che disegnano maldestre piroette attorno al nulla. Come ho fatto a non pensarci prima, mancavano semplicemente i corvi...

venerdì 25 aprile 2014

Dio santo, ma quanta presunzione sgorga dalle bocche impastate dei politicanti di sinistra? Non vi dirò la mia inclinazione politica e vi assicuro non sarebbe facile dedurla, ma continuamente percepisco da parte di questi fantomatici sinistroidi, che di rosso hanno davvero ben poco, una supponenza agghiacciante. Hanno permesso e contribuito a scavare questo baratro infernale nel quale oggi vessiamo ed ora che sono al Governo si permettono di poter sentenziare, condannare. Ma che vergogna! Che si facciano un giro tra i veri poveri, che chiamino sinceramente "compagni" gli operai, che si sporchino le mani con la feccia della sopravvivenza...che schifo! E' da questo tipo di politici che dovremmo liberarci, altro che festa della liberazione!

Assenzio

Sono persa, sull'orlo del baratro. Questo bicchiere, questo bicchiere sarà la mia forza. E se mi sbagliassi? Se annegassi, invece, in questo mare di acido verde? Sono confusa, annebbiata, disorientata. Questa città mi sta stretta, eppure è ovunque come deserto che si estende a perdita d'occhio, ben oltre l'orizzonte dei sensi, ben più lontano della mia, della tua, della nostra mente. Vedo gente disastrata, fallita, casi umani che si trascinano sui cigli delle strade, annaspando in una pozzanghera di flebili speranze. Coraggiosi i suicidi, ammirevoli.Avessi io la fermezza di... No! Non sono ancora arrivata fino a quel punto. Manca poco ma il riscatto è lì in agguato, lo percepisco tramare l'attimo giusto, lo sento sfregare le mani golose. Mi serve un'opportunità soltanto. Bevo un altro sorso. E' forte, ma ti inebria il corpo. Mi serve. Non sento altro che un materno torpore, che sensazione disgustosa! Ora mi alzo, basta! Non ce la faccio. Magari dall'esterno paio un caso umano anch'io. Che si fottano, io aspetto l'opportunità giusta, e intanto continuo a bere.

E così morì l'ideologia..

E così morì l'ideologia. Perché, parliamoci chiaro, questa politica di colori ne ha ben pochi. Al contrario vedo molto grigio, moltissimo per la verità. Si vocifera che un tempo, troppo lontano per me da ricordare, i colori erano tutto invece. I personaggi e le persone erano colorate, ed a volte, qualcuno dice, capitava anche di incontrare Arlecchini e arcobaleni, che andavano mendicando le mani dei più ingenui. Beh anche oggi di mendicanti troviamo folle e folle, di vecchie volpi e gatti le strade sono piene e sporche. Mi sarebbe piaciuto vivere al tempo delle ideologie, quando la bandiera era tutto, quando quel simbolo era speranza, àncora e pugnale. Non importa a quale simbolo pensiate, l'importante è che qualcuno ve ne venga in mente. Era più bello il mondo, forse, quando il mondo stesso era deciso dagli uomini e dai pensieri, quando il sorriso lo faceva un'dea, e una lacrima pure. Quando di persone per bene e di onesti se ne trovavano, mentre di farabutti i palazzi ne sono sempre stati stracolmi. Oggi si va a simpatia, a sensazione. "Quella faccia mi convince", "quel tipo non me la racconta giusta". L'ideologia è morta nelle bocche e nelle teste, anche se qualcuno si illude sia sopravvissuta. Aspettate un attimo però, sapete una cosa, amici cari? Quel qualcuno non ha tutti i torti. Effettivamente un'ideologia c'è, ed è forte. L'Economia.....che tristezza.

giovedì 24 aprile 2014

Sono approdato anch'io su queste sponde. Ammetto di essere ancora un pò disorientato, ma sarà normale e fisiologico. Forse sarebbe preoccupante non esserlo. Inizio comunque ad ambientarmi. Ho spulciato qua e là qualche vicino di blog ed ho già carpito preziose informazioni. Sarà una bella avventura, ne sono certo. Sarà un lungo viaggio, per questo spero che al mio seguito si formi una bella ciurma affollata. Mi raccomando amici, mi raccomando!