Italia di malaffare

Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!

sabato 3 maggio 2014

Tempesta

Tempesta, furente tempesta infuria sulle onde del mio ricordo, della mia passione inesausta. Infuria senza sosta, invincibile alla stanchezza, invulnerabile al tempo. Confonde, mescola, fonde e divide. Sono in balia della confusione, della nebbia infausta della insoddisfazione. La sentite questa angoscia? La vedete? Eccola lì, chiara, aderente a questo petto. Mi sento soffocare, aridamente morire, annaspare tra gli ultimi e flebili sbuffi d'aria che ancora riesco a raggiungere. Avidamente li afferro. Scarlatto il cielo, ecco come lo vedo. Intravedo però all'orizzonte qualcosa, sarà un miraggio, l'ennesima beffa ad arte congegnata dal mio passato, o forse un vascello è quello che vedo domarti, maledetta vita?Rischiare di tuffarmi mi tenta, lo ammetto, ma alla vista dell'abisso mi si raggela il sangue. Cosa fare? Soccombere di speranza o lasciarsi morire di sete?
In questo mare abbandonerei la mia inadeguatezza ma non riesco a fare altro che abbandonare me stesso.




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